giovedì 16 febbraio 2012

La cavalla storna - Giovanni Pascoli

La morte misteriosa del padre ha segnato molto la vita del Pascoli ed è infatti uno dei temi che ricorre sempre nelle sue poesie. Tutta la sua famiglia è rimasta sconvolta dalla tragedia, soprattutto la madre, che non avendo nessuno con cui confidarsi, si rivolge alla cavalla perché sa che è l’unica di cui potersi fidare e che sa la verità. Il poeta paragona la fedeltà della cavalla alla vigliaccheria dell’uomo. Gli uomini che sanno, infatti, non parlano mentre la cavalla che vorrebbe parlare non può, non ha la parola. Un altro tema che ricorre spesso nelle sue opere è la descrizione e l’uso della natura come un simbolo per trasmettere qualcosa di profondo al lettore.
Anche in questa famosa poesia, Pascoli ricorda la tragedia della sua famiglia, quando morì assassinato il padre.
Il poeta ci presenta sua madre che si reca nelle stalle a trovare la cavalla storna che aveva riportato a casa il corpo del marito senza vita. La donna parla all'animale, come se questo potesse capirla; gli chiede anzi di parlare, come se fosse un essere umano. L'accarezza sulla criniera e la cavalla volge il capo verso di lei, attenta, come se ascoltasse.
La donna le parla come a un membro della famiglia, le ricorda l'affiatamento che aveva col suo padrone, le ricorda i figli piccoli rimasti orfani; poi vuole da lei una conferma. La famiglia Pascoli era convinta di sapere chi fosse l'autore del delitto, anche se la giustizia umana non era riuscita, o non aveva voluto trovarlo. La donna interroga la cavalla, che aveva compiuto la pietosa opera di riportare a casa il suo padrone morente, e le sussurra un nome, quel nome, il nome dell'assassino.
Nel silenzio l'animale fa risuonare un alto nitrito, confermando i sospetti della donna e mostrandosi umanamente partecipe al dolore dei suoi padroni.
Questa poesia, famosa per l'aspetto "commovente" del dialogo tra la donna e l'animale, ha forse le sue parti migliori nella descrizione dei silenzi in cui è immersa la stalla nella sera e nei versi che rievocano la natura selvaggia della cavalla e della marina in cui è nata, un ambiente ancora incontaminato, tra gli spruzzi e gli urli del mare che si agita in potenti ondate sotto la spinta del vento. Ecco qualche approfondimento su una delle più famose poesie di Giovanni Pascoli.

La guerra lampo (Apocalypse)

Questo video tratta tutto il periodo che del 1940, so che è molto lungo ma vi consiglio di guardarlo

Battaglia di MONTECASSINO 1944 - battle of Cassino

Ho capito come caricare i video... comunque questo è un video sulla battaglia di monte Cassino. Spero vada bene

Guardate questo in quello di prima ho sbagliato e non so come cancellarlo


IL FASCISMO COME DITTATURA
« Nessuno vorrà gabellare per "rivoluzionario" il complesso dei fenomeni sociali che si svolgono sotto i nostri occhi. Non è una rivoluzione quella che si attua, ma è la corsa all'abisso, al caos, alla completa dissoluzione sociale. Io sono reazionario e rivoluzionario, a seconda delle circostanze. Farei meglio a dire -se mi permettete questo termine chimico- che sono un reagente. Se il carro precipita, credo di far bene se cerco di fermarlo; se il popolo corre verso un abisso, non sono reazionario se lo fermo, anche con la violenza. Ma sono certamente rivoluzionario quando vado contro ogni superata rigidezza conservatrice o contro ogni sopraffazione libertaria. I peggiori reazionari in questo momento sono, per il Fascismo e per la storia, coloro che si dicono rivoluzionari, mentre i Fascisti, tacciati cretinamente di "reazionari", sono in realtà, coloro che eviteranno all'Italia la terribile fase di un'autentica reazione. Chiunque in Italia abbia il coraggio di fronteggiare le degenerazioni della sovversione e non, corre il pericolo di essere bollato come reazionario; ma poiché tali degenerazioni esistono e poiché il coraggio di fronteggiarle lo abbiamo dimostrato seminando anche di nostri morti le piazze d'Italia, noi abbiamo la spregiudicata disinvoltura di sorridere se ci chiamano reazionari. Io non ho paura delle parole. Se domani fosse necessario, mi proclamerei il principe dei reazionari. Per me tutte queste terminologie di destra, di sinistra, di conservatori, di aristocrazia o democrazia, sono vacue terminologie scolastiche. Servono per distinguerci qualche volta o per confonderci, spesso »
(Benito Mussolini dal discorso tenuto al senato il 27 novembre 1922)

Il fascismo come dittatura


« Nessuno vorrà gabellare per "rivoluzionario" il complesso dei fenomeni sociali che si svolgono sotto i nostri occhi. Non è una rivoluzione quella che si attua, ma è la corsa all'abisso, al caos, alla completa dissoluzione sociale. Io sono reazionario e rivoluzionario, a seconda delle circostanze. Farei meglio a dire -se mi permettete questo termine chimico- che sono un reagente. Se il carro precipita, credo di far bene se cerco di fermarlo; se il popolo corre verso un abisso, non sono reazionario se lo fermo, anche con la violenza. Ma sono certamente rivoluzionario quando vado contro ogni superata rigidezza conservatrice o contro ogni sopraffazione lib
« Nessuno vorrà gabellare per "rivoluzionario" il complesso dei fenomeni sociali che si svolgono sotto i nostri occhi. Non è una rivoluzione quella che si attua, ma è la corsa all'abisso, al caos, alla completa dissoluzione sociale. Io sono reazionario e rivoluzionario, a seconda delle circostanze. Farei meglio a dire -se mi permettete questo termine chimico- che sono un reagente. Se il carro precipita, credo di far bene se cerco di fermarlo; se il popolo corre verso un abisso, non sono reazionario se lo fermo, anche con la violenza. Ma sono certamente rivoluzionario quando vado contro ogni superata rigidezza conservatrice o contro ogni sopraffazione libertaria. I peggiori reazionari in questo momento sono, per il Fascismo e per la storia, coloro che si dicono rivoluzionari, mentre i Fascisti, tacciati cretinamente di "reazionari", sono in realtà, coloro che eviteranno all'Italia la terribile fase di un'autentica reazione. Chiunque in Italia abbia il coraggio di fronteggiare le degenerazioni della sovversione e non, corre il pericolo di essere bollato come reazionario; ma poiché tali degenerazioni esistono e poiché il coraggio di fronteggiarle lo abbiamo dimostrato seminando anche di nostri morti le piazze d'Italia, noi abbiamo la spregiudicata disinvoltura di sorridere se ci chiamano reazionari. Io non ho paura delle parole. Se domani fosse necessario, mi proclamerei il principe dei reazionari. Per me tutte queste terminologie di destra, di sinistra, di conservatori, di aristocrazia o democrazia, sono vacue terminologie scolastiche. Servono per distinguerci qualche volta o per confonderci, spesso »
ertaria. I peggiori reazionari in questo momento sono, per il Fascismo e per la storia, coloro che si dicono rivoluzionari, mentre i Fascisti, tacciati cretinamente di "reazionari", sono in realtà, coloro che eviteranno all'Italia la terribile fase di un'autentica reazione. Chiunque in Italia abbia il coraggio di fronteggiare le degenerazioni della sovversione e non, corre il pericolo di essere bollato come reazionario; ma poiché tali degenerazioni esistono e poiché il coraggio di fronteggiarle lo abbiamo dimostrato seminando anche di nostri morti le piazze d'Italia, noi abbiamo la spregiudicata disinvoltura di sorridere se ci chiamano reazionari. Io non ho paura delle parole. Se domani fosse necessario, mi proclamerei il principe dei reazionari. Per me tutte queste terminologie di destra, di sinistra, di conservatori, di aristocrazia o democrazia, sono vacue terminologie scolastiche. Servono per distinguerci qualche volta o per confonderci, spesso »
(Benito Mussolini dal discorso tenuto al senato il 27 novembre 1922)

sabato 11 febbraio 2012


LA SECONDA GUERRA MONDIALE.

La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 ha visto confrontarsi da un lato le potenze dell'Asse e dall'altro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta.
Ebbe inizio il 1º settembre 1939 con l'invasione della Polonia da parte della Germania; terminò, nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki.
È considerato il più grande conflitto armato della storia, e costò all'umanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri per un totale di 55 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono, infatti, direttamente coinvolte nel conflitto a causa dell'utilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, spesso deliberatamente indirizzate contro obiettivi non militari. Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia dell'Olocausto perpetrata dai nazisti nei confronti degli ebrei, delle etnie Rom e Sinti, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova, dei Polacchi e di altre popolazioni slave.
Al termine del conflitto si instaurò un nuovo ordine mondiale fondato sulla contrapposizione, nota come "guerra fredda", tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, mentre l'Europa, ridotta ad un cumulo di macerie, proseguendo l'involuzione iniziata con il primo conflitto mondiale, perse definitivamente la propria egemonia sul pianeta.





venerdì 10 febbraio 2012

qualche informazione sulle foibe...

Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. È in quelle voragini dell’Istria che fra il 1943 e il 1947 sono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani.

                                     
 

La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano “nemici del popolo”. Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l’Istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Lo racconta Graziano Udovisi, l’unica vittima del terrore titino che riuscì ad uscire da una foiba. È una carneficina che testimonia l’odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l’Italia e la Jugoslavia. Ma il dramma degli istriani e dei dalmati non finisce.

giovedì 9 febbraio 2012

linea guida per una recensione

(linee guida)
TITOLO DEL LIBRO: ………………………………………………………………………
AUTORE: ………………………………………………………………………
CASA EDITRICE: ……………………………………………N° DI PAGINE…………
GENERE DEL LIBRO (narrativo fantastico, narrativo realistico, fantascienza, giallo,
rosa, diario, avventura, raccolta di racconti, antologia di storie, storico, fiaba o
favola, raccolta di poesie….)
I LUOGHI: DOVE SI AMBIENTA LA STORIA (breve descrizione degli ambienti
fondamentali per lo svolgersi della vicenda)
TEMPO: i tempi della storia (tempo non specificato, tempo indefinito, nelTECNICA NARRATIVA (scrivere se è raccontato in prima/terza persona, se il

SCHEDA DI LETTURA DEL LIBRO

dal film Pearl Harbor

dal film Pearl Harbor

Attacco a Pearl Harbor













martedì 7 febbraio 2012

Video per la seconda guerra mondiale

Qui potrete trovare un filmato (credo sia un film) riguardante la seconda guerra mondiale, è molto lungo ma rende più facile la lezione. Spero vi sia utile e che riusciate a vedere il link (ho provato a caricare i video ma non ci riesco>.< )
http://www.youtube.com/watch?v=Zyh3pwPT_nU

Giovanni Agostino Placido Pascoli




è stato un poeta italiano, una figura emblematica della letteratura italiana di fine Ottocento.Pascoli, malgrado la sua formazione eminentemente positivistica, rappresenta, insieme a Gabriele D'Annunzio, il maggior poeta decadente italiano. Dal Fanciullino, articolo programmatico pubblicato per la prima volta nel 1897, emerge una concezione intima e interiore del sentimento poetico, orientato alla valorizzazione del particolare e del quotidiano e al recupero di una dimensione infantile e quasi primitiva. D'altra parte, solo il poeta può esprimere la voce del "fanciullino" presente in ognuno: quest'idea consente a Pascoli di rivendicare per sé il ruolo, per certi versi ormai anacronistico, di "poeta vate", e di ribadire allo stesso tempo l'utilità morale (specialmente consolatoria) e civile della poesia. Pur non partecipando attivamente ad alcun movimento letterario dell'epoca, né mostrando particolare propensione verso la poesia europea contemporanea (al contrario di D'Annunzio), Pascoli manifesta nella propria produzione tendenze prevalentemente spiritualistiche e idealistiche, tipiche della cultura di fine secolo segnata dal progressivo esaurirsi del positivismo. Complessivamente, la sua opera appare percorsa da una tensione costante tra la vecchia tradizione classicista ereditata dal maestro Giosuè Carducci e le nuove tematiche decadenti, cui si accompagna un notevole sperimentalismo metrico e fonetico.Nel 1871, all'età di sedici anni e dopo la morte del fratello Luigi (per meningite il 19 ottobre dello stesso anno), Pascoli dovette lasciare il collegio Raffaello dei padri Scolopi di Urbino, e si trasferì a Rimini, per frequentare il liceo classico Giulio Cesare; giunse a Rimini assieme ai suoi cinque fratelli: Giacomo (19 anni), Raffaele (14), Giuseppe (cioè Alessandro, 12), Ida (8), Maria (6, chiamata affettuosamente Mariù).Pascoli terminò infine gli studi liceali a Firenze.Grazie all'interessamento di un suo ex professore, che gli fece ottenere una borsa di studio di 600 lire (che poi perse per aver partecipato ad una manifestazione studentesca) Pascoli si iscrisse all'Università di Bologna, dove ebbe come docenti, tra gli altri, il poeta Giosuè Carducci e il latinista Giovanni Battista Gandino, e diventò amico del poeta e critico Severino Ferrari.Conosciuto Andrea Costa ed avvicinatosi a un movimento socialista-anarcoide, cominciò, nel 1877, a tenere comizi a Forlì e a Cesena. Durante una manifestazione, fu arrestato per aver elogiato il gesto dell'anarchico lucano Giovanni Passannante, che tentò di uccidere il re Umberto I, e fu portato nel carcere di Bologna nel 1879. Il giovane poeta fu accusato di aver scritto un'ode a Passannante, di cui oggi si conoscono solamente gli ultimi due versi: "con la berretta del cuoco, faremo una bandiera!".Dopo poco più di cento giorni, Pascoli esce di galera ed entra in una fase di depressione, nella quale più volte pensa al suicidio, decidendo di non riprendere gli studi. Si sente un fallito e deve essere ospitato dal fratello maggiore. Come poi scriverà in una lirica, in questo periodo sente le voci dei suoi cari defunti che lo incoraggiano e lo incitano a ricominciare gli studi per diventare sostegno per la famiglia.Dopo la laurea, conseguita nel 1882 con una tesi su Alceo, Pascoli intraprese la carriera di insegnante di latino e greco nei licei di Matera e di Massa. Ecco alcune delle notizie relative a Giovanni Pascoli spero vi sia utile... il resto potete trovarlo su wikipedia :)

Pirandello

Il primo grande successo di Pirandello

Il suo primo grande successo fu merito del romanzo Il fu Mattia Pascal, scritto nelle notti di veglia alla moglie paralizzata nelle gambe[6] Il libro fu pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. La critica non dette subito al romanzo il successo che invece ebbe tra il pubblico. Numerosi critici non seppero cogliere il carattere di novità del romanzo, come d'altronde di altre opere di Pirandello.
Perché Pirandello arrivasse al successo si dovette aspettare il 1922, quando si dedicò totalmente al teatro. Lo scrittore siciliano aveva rinunciato a scrivere opere teatrali quando l'amico Nino Martoglio gli chiese di mandare in scena nel suo Teatro Minimo presso il Teatro Metastasio di Roma alcuni suoi lavori: Lumie di Sicilia e l' Epilogo, un atto unico scritto nel 1892. Pirandello acconsentì e la rappresentazione il 9 dicembre del 1910 dei due atti unici ebbe un discreto successo. Tramite i buoni uffici del suo amico Martoglio anche Angelo Musco volle cimentarsi con il teatro pirandelliano: Pirandello tradusse per lui in siciliano Lumie di Sicilia, rappresentato con grande successo al Teatro Pacini di Catania il 1 luglio 1915. Cominciò da questa data la collaborazione con Musco che incominciò a guastarsi dopo qualche tempo per la diversità di opinioni sulla messa in scena di Musco della commedia Liolà nel novembre del 1916 al teatro Argentina di Roma.[7] «Gravi dissensi» di cui Pirandello scriveva nel 1917 al figlio Stefano.[8]

lunedì 6 febbraio 2012

Ricerca sull'isola spazzatura



Thilafushi. Questo è il nome dell' "isola spazzatura" delle Maldive situata nell'Oceano Pacifico . E' famosa per la sua "discarica a cielo aperto" o "atollo dell'immondizia"che oggi raggiunge i 3,5 milioni di tonnellate, maggiormente formata da plastica e alla quale non basta più la superficie dell'isola ma sta arrivando a lambire anche l'Oceano Indiano. Per il momento è stato quindi bloccato lo smaltimento dei rifiuti sull'isola, per evitare il riversarsi delle sostanze in acqua, provocando anche l'inquinamento del mare. Questo fenomeno si è verificato in seguito all'idea degli abitanti delle Maldive che, pur di non inquinare "in casa loro", hanno pensato di portare tutta la loro immondizia sull'isola che era stata destinata ai turisti e che invece di curare per utilizzarla come risorsa hanno trasformato in una discarica sul mare. Un ulteriore inquinamento dell'isola è dovuto alla presenza su essa di cementifici e officine per aggiustare le barche. Gli ambientalisti infatti denunciano la contaminazione del sottosuolo con sostanze nocive quali: l'asbesto e il cadmio.Originariamente era come una laguna, con una lunghezza di 7 km e una larghezza di 200 metri. Quest'isola di spazzatura è nata in seguito a una serie di discussioni per risolvere la situazione dei rifiuti incontenibili durante i primi anni 1990.La decisione di organizzareThilafalhu come una discarica è stata presa il 5 dicembre 1991.Thilafushi ha ricevuto il suo primo carico di rifiuti il 7 Gennaio 1992. Queste immagini dovrebbero sensibilizzarci e convincerci che fare la raccolta differenziata è importante e che l'inquinamento è a dei punti d'avvero gravi.

venerdì 3 febbraio 2012

VIDEO

Andate su you tube e cercate video "La seconda guerra mondiale-2" da lì potrete trovare tutti i video relativi all'evento.

VIDEO

power point sulla II guerra mondiale...

http://malpighi.altervista.org/ascalini/?download=SECONDA%20GUERRA%20MONDIALE.ppt
questo power point mi sembra interessante e utile per il vostro studio ...
ecco , appunto, STUDIATEEEEEEE! :))))

un sito interessante per chi vuole approfondire

Buona navigazione!
http://seconda_guerra_mondiale.historiaweb.net/

mappa concettuale II guerra mondiale

Credo che possa esservi utile...stampate e studiate...:)

Dal 1939
Il 1° settembre del 1939  La Germania invase la Polonia. Inghilterra e Francia gli dichiararono guerra
subito il 3 settembre. (inizio 2° guerra mondiale).
L’esercito tedesco con una guerra lampo occupò: Danimarca, l’Olanda e il Belgio.
Il 10 giugno del 1940 Mussolini entra in guerra a fianco della Germania avendo firmato il Patto d’acciaio.
Il 14 giugno del 1940 I Tedeschi entrano a Parigi e viene firmato l’armistizio di pace dopo pochi giorni anche
con l’Italia. ( La Francia venne divisa in due).
I Tedeschi volevano battere anche gli Inglesi ma questi, capeggiati da Winston Churchill, opposero resistenza.
Si allearono con il Giappone (Asse Tokio-Roma-Berlino)ed estesero la guerra nel Mediterraneo.
Hitler invase la Russia non rispettando così Patto di non aggressione. A Mosca l’esercito tedesco fu sorpreso dall’ inverno e
costretto a ritirarsi.
Il 14 agosto del 1941 Il presidente degli Stati Uniti, Roosevelt e il primo ministro inglese, Churchill stringevano un
Patto di Alleanza con il quale gli Stati Uniti si impegnavano ad aiutare l’Inghilterra .
Il 7 dicembre 1941 Il Giappone attacca la flotta americana a Pearl Harbor, nelle isole Hawai, con gravi conseguenze per
gli Stati Uniti.
L’11 dicembre 1941 Le potenze dell’Asse dichiararono guerra agli Stati Uniti. Da quel momento cambiarono le sorti del
conflitto.
I soldati americani combatterono le prime battaglie vincendo in Africa.Sbarcarono in Sicilia per disfarsi della
Germania.
L’8 settembre del 1943 dopo aver fatto arrestare Mussolini, il re Vittorio Emanuele III firmò un armistizio con gli Anglo-
Americani. Il nuovo capo del governo italiano fu Pietro Badoglio.
Nell’aprile 1945 L’armata russa invase la Germania incontrandosi a Berlino con gli Stati Uniti ed Hitler, a causa della
sconfitta si uccise in un bunker (30 aprile 1945).
Nel Pacifico I Giapponesi non si arrendevano così il nuovo presidente degli Stati Uniti, Truman, decise di sganciare sul
territorio giapponese una nuova arma : la bomba atomica (il 6 agosto ad Hiroshima ed il 9 agosto a
Nagasaki).
In Italia dopo l’8 settembre si trovò divisa in due: le truppe italiane e tedesche erano allo sbaraglio mentre gli Inglesi
e gli Americani cercavano di riconquistare la penisola.
I partigiani gruppi di civili italiani organizzarono la resistenza ostacolando i Tedeschi . La lotta fu molto dura ma
contribuì a portare la democrazia nel Paese.
Il 25 aprile 1945 L’Italia era tutta libera. La guerra finì in Europa il 1 settembre del 1945.
I trattati di pace
Furono difficili e punirono i Paesi vinti.
L’Italia perse le colonie, l’Istria e la Dalmazia.
DemocraticaTedesca.
Dopo la fine della guerra fu istituito un processo contro i capi nazisti per aver commesso crimini contro
La Germania perse tutti i territori occupati. Fu divisa in due stati: La Repubblica Federale Tedesca e la Repubblica