domenica 29 gennaio 2012

Noi ragazzi dello zoo di Berlino






Christiane F. la sua drammatica storia


La narrazione del film comincia quando Christiane già frequenta la discoteca Sound e vive nel quartiere disagiato di Gropiusstadt e salta a piè pari l'esperienza al centro luterano Haus der Mitte, in cui Christiane iniziò a consumare droghe. Dalla versione cinematografica sono del tutto assenti le descrizioni dei giorni passati da Christiane nei pressi di Amburgo dai suoi parenti. Il film, a differenza del libro, si chiude con la voce fuori campo di Christiane che dichiara di essere sopravvissuta grazie alla madre e al di lei compagno che, di forza, l'avevano trasportata ad Amburgo, lontano da Berlino. Pertanto nel film manca l'ultima parte della trattazione.
Il film è dedicato ai tre amici di Christiane che morirono di overdose in quegli anni, la cui storia è narrata nel libro: Babette Döge (morta il 19 luglio 1977), detta Babsi, Andreas Wiczoreck (morto il 7 gennaio 1977) detto Atze, Lufo F. (morto il 22 gennaio 1978), e agli altri cui mancarono la forza e la fortuna per sopravvivere. Il film, come il libro, ha contribuito non poco a rendere nota nel mondo occidentale la piaga della prostituzione e della tossicodipendenza infantile. Tutto questo nonostante risulti più scarno e meno profondo del libro, soprattutto per quanto concerne l'assenza delle riflessioni di Christiane sulla società di quegli anni. Inoltre il film deve molto alla partecipazione di David Bowie.Il film ha inizio quando Christiane vive con sua madre separata e sua sorella nel quartiere dormitorio di Gropiusstadt, situato alla periferia meridionale della città, non distante dal Muro.
La sua situazione personale si aggrava dalla decisione della sorella di andare a vivere con il padre, restando in questo modo sempre più sola, ed inoltre non accetta la frequentazione della madre con un altro uomo (che a breve si trasferirà a casa con loro), nonostante questi si mostri con lei simpatico ed affettuoso tanto da regalarle un disco del suo cantante preferito, David Bowie.
Per sfuggire da questo squallore, Christiane, insieme alla sua amica Kessi, passa le sue serate alla discoteca Sound, tristemente nota per il traffico di droga e la diffusione della prostituzione giovanile, dove, già consumatrice di droghe leggere, fa uso per la prima volta degli acidi e la conoscenza di Detlef.
Christiane si affeziona sempre più a Kessi, a Detlef ed agli amici di lui, Axel e Bernd. Insieme passano le notti, fumando e assumendo droghe. In una scena i ragazzi scappano dalla polizia dopo aver rapinato un negozio all’interno dell’Europa Center e nella fuga si rifugiano sul tetto da cui contemplano il panorama notturno di Berlino.
Durante una sosta ad una fermata della metropolitana, la madre di Kessi trova sua figlia in compagnia di Christiane, scoprendo così gli inganni che le due ragazze sistematicamente utilizzavano, affermando di dormire l'una a casa dell'altra, per poter stare fuori per tutta la notte, e le ordina di interrompere bruscamente la loro amicizia. Da questo punto, il personaggio di Kessi scompare dalla scena, mentre Christiane continuerà a frequentare il Sound.
Christiane sempre più sola, subisce un duro colpo scoprendo che sia Detlef, del quale si è chiaramente innamorata, che i suoi amici fanno uso giornaliero di eroina, così si reca ad una tappa berlinese del tour concertistico di David Bowie con Pollo - in crisi di astinenza - e Bernd, trovando l'occasione di poter provare eroina per la prima volta. Oramai avviata al consumo sembrano consolidarsi le amicizie con altri frequentatori della discoteca, come le coetanee Stella e di Babsi, nonché l'amore con Detlef con il quale passerà i fine settimana in uno squallido appartamento, ospite del loro amico Axel.
Christiane apprende da Detlef che è oramai tossicodipendente e si prostituisce nei pressi della stazione dello Zoo di Berlino con clienti omosessuali per procurarsi la roba, pur esigendo a detta sua solamente preliminari. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno Christiane lo raggiunge alla stazione, dove vi "lavorano" quasi tutti i suoi conoscenti, comprese Stella e Babsi. Lo spettacolo appare abbastanza inquietante agli occhi di una ragazzina.
Nei bagni della Bülowstraße, nonostante il parere contrario di Detlef, Chistiane compie il suo "salto" iniettandosi la droga per la prima volta. Il suo commento è che se (l'effetto) è come una scopata, una scopata non deve essere granché. Nonostante ciò presto la ragazza arriva alla sua prima crisi di astinenza. Senza denaro Christiane si prostituisce per la prima volta, sebbene si limiti ad un preliminare con un uomo che da tempo la segue ma questo non è che l'inizio di una spirale di prostituzione, droga e crisi di astinenza.
Una mattina la madre di Christiane scopre la tossicodipendenza di sua figlia decidendo di occuparsi di lei e di Detlef, tenendoli in casa per diversi giorni facendo loro superare la crisi di astinenza, in una delle scene più crude del film, fino a che i due ne escono temporaneamente puliti ma è un evento di breve durata.
I ragazzi infatti tornano immediatamente alla fermata della stazione ricadendo nella spirale. Sotto le lugubri note di Sense of doubt di David Bowie, la cinepresa getta lo sguardo sui locali interni della stazione di Berlino, riprendendo dei veri giovani tossicodipendenti berlinesi di quegli anni.
Un giorno Axel viene trovato morto per overdose. Aumenta la disperazione dei due che iniziano a litigare tra loro separandosi. Christiane vende i suoi dischi e continua a prostituirsi sulla Kurfürstenstrasse insieme a Babsi ma in perenne crisi di astinenza è difficile trovare clienti. Rincontratisi, Christiane e Detlef si trasferiscono in casa di un benestante un cliente che procura loro delle dosi ma una sera scopre che il suo ragazzo, in barba alle sue rassicurazioni, ha rapporti completi. Fuggita si reca alla stazione per cercare Babsi con la quale tentare di disintossicarsi insieme ma da un quotidiano ne apprende la notizia della morte per overdose. Disperata, decide di suicidarsi con la stessa modalità.
Il film termina con la voce fuori campo di Christiane che racconta come egli sia sopravvissuta ed una volta trasferita in una cittadina vicino Amburgo si sia disintossicata. Spesso pensa a Detlef ancora schiavo dell'eroina, dicendo che vorrebbe dargli un po' della sua forza per aiutarlo, ma lei è la prima ad averne bisogno.

Jonah che visse nella balena la trama!!

A quattro anni, Jona Oberski che vive ad Amsterdam con i genitori ebrei Max e Hanna a causa dell'occupazione nazista della città è costretto con la sua famiglia a trasferirsi in un campo di smistamento tedesco. Gli Oberski sono destinati a passare da un campo di raccolta all'altro, per essere poi scambiati con prigionieri germanici. A 7 anni, Jona ha già subíto freddo, fame, paure e sofferenze: sempre insieme per sua fortuna ai genitori (in baracche comunque diverse), il bambino è obbligato a farsi un mondo suo, subendo anche momenti umilianti o angherie anche degli altri ragazzi, abituandosi al filo spinato e alle voci minacciose. Rarissimamente un gesto gentile (l'anziano cuoco di un lager, o il medico dell'ambulatorio). Poi l'ultimo incontro amoroso dei genitori: la morte del padre stremato nel fisico; quella della madre semidelirante (curata ormai in un ospedale sovietico): l'assistenza di una ragazza a cui quella lo ha affidato e, infine, nel 1945, la generosa accoglienza dei Daniel, una matura coppia abitante ad Amsterdam. E' tutto ciò che resta a Jona a testimonianza del suo passato e delle radici amarissime, nel quadro di una tragedia immane, da cui il bambino è uscito solo per la sua tenacia e per la memoria incancellabile di sua madre, che anche morente ha continuato a dirgli "non odiare nessuno

giovedì 26 gennaio 2012

giovedì 19 gennaio 2012

esercizi sulla sintassi del periodo

per i più debolucci...
può essere un modo divertente per esercitarvi un po'!
http://www.indire.it/e-learning/risorse/materiali/materialedidattico/SMSCimadolmo/esercizi.htm
pace.cinet.it/cinetclub/emmegi/matematica/altrematerie/analisiperiodo.htm
http://www.fuorizona.net/quiz/sintassi1.htm

link utile

http://edu.dronet.org/

alcool e droghe ... dipendenze fatali

Il fenomeno delle dipendenze è di per sé un fenomeno complesso, che, per quanto riguarda il suo sviluppo e il mantenimento, è in stretta relazione – oltre alle scelte individuali – con tutta una serie di fattori di ordine sanitario, culturale, sociale, educativo, legale, ecc.
La tipologia di consumatori è sempre più diversificata, coinvolgendo sia i giovanissimi che le persone adulte. Sempre più diversificati anche i comportamenti e le nuove modalità di consumo sia delle sostanze “storiche” che di nuove sostanze, che possiamo raggruppare in queste categorie:
  • droghe illegali (eroina, cocaina, anfetamine, cannabinoidi, allucinogeni, ecc.)
  • droghe ricreative (ecstasy e simili, anestetici, inebrianti, energy drinks, ecc.)
  • sostanze d’abuso legali (alcol, tabacco, caffeina, inalanti, ecc.)
  • dipendenze comportamentali (gioco
    Rispetto al passato, quando l’uso di sostanze veniva considerato un comportamento “deviato”, oggi si riscontra una sorta di “normalizzazione del consumo”, fenomeno alimentato anche da diversi personaggi dello spettacolo, che porta giovani e meno giovani a ritenere “normale”  l’uso di sostanze. Il fatto che molte sostanze che inducono dipendenza sono “legali” (alcol, tabacco, ecc.) viene spesso considerato dai giovani come  una giustificazione a questo atteggiamento.
    Gli operatori hanno messo in particolare evidenza il pericolo di assumere “mix” di diverse sostanze; droghe come l’eroina, che sembravano ormai cadute in disuso, stanno ritornando nel “mercato” miscelate con altre sostanze erroneamente ritenute dai giovani “meno pericolose” con l’unico scopo di indurre la dipendenza e, quindi, alimentarne la vendita. Ovviamente, tutto all’insaputa degli utilizzatori.
    d’azzardo, internet, social network, viodeogiochi, sesso, lavoro, ecc.)

lunedì 16 gennaio 2012

martedì 3 gennaio 2012

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita 5
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale 10
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.

Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua, 15
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:

vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio, 20
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.